Nella vivida accentuazione cromatica dell’artista traspare un’inquietudine esistenziale, una necessità di comunicare un lucido teorema, l’enigma di un’analisi spietata e coraggiosa di sé e delle proprie scelte. Francis Bacon e Lucien Freud da lontano forse ispirano dissolvenze e concentrazioni che ereditano dalla scuola espressionista ragionate, limpide crudeltà.
Turchesi, rosa, l’esplosione dei rossi e dei bianchi invasivi, fin nell’illusorio fervore dei colori più caldi, riaffiora stranamente il gelo di una quasi eroica intelligenza, un chirurgico ingegno rivolto all’indagine che dalla ingannevole luce che si dilata festosa ovunque conduce infine ad una riflessione penetrante e audace delle umane fragilità.

Luigi M. Bruno

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