BIENNALI

 


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INDICE
 





Venezia: Le Biennali

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Biennale di Venezia
Festival Internazionale di:

Danza Contemporanea
dal 17 al 26 giugno 2016

Direzione: Virgilio Sieni
Dove: Biennale all’Arsenale (Teatro Piccolo Arsenale, Sale d’Armi, Teatro alle Tese, Tese dei Soppalchi), luoghi all’aperto e chiusi tra i sestieri: San Marco, Dorsoduro, Castello, Isola di San Giorgio, Conservatorio B. Marcello, Teatro La Fenice, Sala delle Colonne – Ca’ Giustinian, Cenacolo Palladiano – Fondazione Cini, Teatrino Palazzo Grassi, Campo Sant’Angelo, Campo San Maurizio, Campo San Trovaso, Palazzo Grimani, Palazzo Trevisani degli Ulivi, Campo Sant’Agnese, Campo Pisani.

Teatro
dal 26 luglio al 14 agosto 2016

Direzione: Alex Rigola
Dove: Biennale College – Teatro (Teatro Piccolo Arsenale, Parco scientifico tecnologico di Marghera, Teatro alle Tese, Sala delle Colonne – Ca’ Giustinian, Sale d’Armi, Tese dei Soppalchi, Teatro La Fenice)

Musica Contemporanea
dal 7 al 16 ottobre 2016

Direzione: Ivan Fedele
Dove: Biennale all’Arsenale (Teatro Piccolo Arsenale, Sale d’Armi, Teatro alle Tese, Tese dei Soppalchi), luoghi all’aperto e chiusi tra i sestieri: San Marco, Dorsoduro, Castello, Isola di San Giorgio, Sala delle Colonne – Ca’ Giustinian


Informazioni:
Ufficio promozione pubblico la Biennale di Venezia
Tel. 0415218828
Email: promozione@labiennale.org

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Sito web

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EVENTI

La kermesse veneziana di Danza, Teatro e Musica

Anche quest’anno, come per la passata stagione, Venezia si presenta con un variegato e stuzzicante programma culturale.
La presentazione avvenuta pochi giorni fa all’auditorium dell’Ara Pacis in Roma, si è svolta in quel clima sempre affascinante quando si sente la ‘voce’ di Venezia. In questo caso la ‘voce’ è quella del Presidente della Biennale Paolo Baratta. Da anni il Presidente fa da cassa di risonanza e da trait d’union, tra le varie proposte provenienti da quell’epitelio culturale che è il principale attore veneziano, con tutti noi.

Nel presentare per sommi capi il programma, Baratta ha dichiarato che pur non potendoci permettere il lusso di fare grosse produzioni, ha tenuto a sottolineare che anche per quest’anno, i works sono finalizzati alla realizzazione di una produzione, anche se limitata.
La domanda che ha posto il Presidente, è quella del ruolo e della ragione di un’istituzione pubblica, volta nell’ambito del luogo della conoscenza per tutti e di nuove energie, occasione importante per i giovani. La presenza della sezione denominata ‘Aperto’, è un’occasione per il pubblico dell’andare a vedere quello che succede ‘fuori casa’, mentre per la Danza è tutto un danza vivere insieme a Venezia.

Virgilio Sieni, Direttore del Festival Internazionale di Danza Contemporanea, ha parlato di una Venezia intesa come metafora in tutto il mondo. Il Festival, in questo caso, deve intendersi come senso di camminare, senso di osservare, riferito a uno spettacolo.
L’indagine avverrà, attraverso la trasmissione della tattilità fisica e poetica, comprendente uno sguardo sulla natura dei luoghi e della visione della città. Una Polis, per intenderci, abitata dal gesto della danza in dialogo con il contesto urbano, quindi equilibrio, gravità, movimento. Tutto questo avverrà con il coinvolgimento, chiaramente, di coreografi, danzatori, pubblico e cittadini. Uno spazio comune che con il corpo, viene messo in relazione con una geografia inedita della città. Relazione che avverrà anche tra danza e architettura. Vale a dire dialogo con l’ambiente dove il paesaggio sarà in rapporto con il corpo e viceversa.
Verrà a concretizzarsi la nascita della vera Polis, per mezzo di sei luoghi teatrali, stabilendo la ciclicità degli eventi. Tra i sestieri San Marco, Dorsoduro, Castello e l’Isola di San Giorgio, quattordici spazi, tra Campi e luoghi chiusi, saranno coinvolti. Camminamenti che ricostruiranno il racconto della città nei dettagli.
Tre saranno i coreografi ospiti: Emanuel Gat, Yasmine Hugonnet, Thomas Hauert che daranno vita al Progetto Agorà.

Per il Teatro, Direttore Alex Rigola, si è pensato ad una manifestazione più lunga rispetto all’altro anno che, insieme all’introduzione del Circo, rappresentano le novità del 2016.
La formula è quella ispirata dall’idea originale di Paolo Baratta. La città di Venezia si trasformerà tra Danza, Musica e Teatro in un college internazionale delle arti dello spettacolo. Venezia sarà animata ogni sera da attività varie. Il tutto comprendente micro-spettacoli di venti minuti e le presenze importanti di Stephan Kaegi e Declan Donnelan, Toni Servillo, Motus, Angelica Liddell e Babilonia Teatri.
La scrittura scenica sarà degnamente rappresentata da Martin Crimp, Simon Stephen e Mark Ravenhill, nomi di punta del mondo anglosassone.

Per quanto riguarda la Musica, il Direttore Ivan Fedele propone musica da camera, grandi ensemble, jam session, dj-set, video e film in concerto tra musica elettronica, jazz, folk, colto e popolare. Il Festival, che compie sessanta anni, comprenderà nomi di alto livello. Dalla London Sinfonietta all’Ensemble Modern, fino all’Ensemble Geometrie Variabili dell’Orchestra Sinfonica nazionale della Rai.

Per ogni intervento di Danza, Teatro e Musica, ci saranno appuntamenti fittissimi e tanti nomi protagonisti, che daranno corpo e vita a un insieme di stimolazioni culturali da non perdere, anche perché si svolgono nella Meraviglia delle Meraviglie che risponde al nome di Venezia.

Buon ascolto e felice visione per chi lo vorrà.

Paolo Cazzella
o della joie de vivre

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre