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Biennale Architettura 2023
18. Mostra Internazionale di Architettura
The Laboratory of the Future
Dal 20 maggio al 26 novembre 2023
Orario dal 1° ottobre al 26 novembre: 10 - 18
Chiuso il lunedì
Giardini – Arsenale - Forte Marghera
Venezia
Catalogo La Biennale di Venezia
Informazioni:
https://www.labiennale.org/it
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Biennale
Architettura 2023: Il laboratorio del Futuro
Le Biennali di Venezia (Arte e
Architettura) solitamente propongono i déjà vu, ma non quella sensazione
illusoria di aver già visto una determinata immagine, di aver già
vissuto una certa situazione, come recita la Treccani. Quel già visto, è
spesso presente nelle varie edizioni della manifestazione della città
lagunare. Idee scontate, vere e proprie idee innovative.
Questa, del 2023 di Architettura, non si esime da questi concetti, ma
alcune particolarità la fanno essere originale.
Quindi, tralasciando il già visto, visitando questa edizione della
Biennale di Architettura, ricordo le idee (anche se poche) innovative,
che i vari Paesi attraverso i loro padiglioni offrono.
La stessa Lesley Lokko (nasce in Scozia e cresce in Ghana e Scozia,
autrice di testi sull’Architettura, fonda e dirige la scuola di A.
dell’Università di Johannesburg), Direttrice Artistica del Settore
Architettura, ha definito questa esposizione, un momento e un processo,
praticamente uno stato di cambiamento. Fondamentale è aver focalizzato
l’attenzione sulla partecipazione, per la prima volta, del Continente
Africa.
Le partecipazioni nazionali ai Giardini hanno dato vita a idee anche
nuove. L’attenzione si sofferma sul padiglione dei Paesi Nordici:
Svezia, Norvegia, Finlandia.
Girjegumpi – in lingua Sámi – girj (libro) e gumpi, piccola capanna
mobile su slitta e utilizzata dagli allevatori di renne.
È questo il titolo del progetto, la cui realizzazione ha avuto bisogno
di vent’anni di ricerche da parte di Joar Nango (architetto e artista).
Praticamente un archivio ‘nomade’ che comprende opere d’arte e una
libreria di oltre cinquemila volumi sull’architettura e sul design Sámi.
Ricerche che Nango ha compiuto nel corso di due decenni, unendo
Architettura e Arte.
Ovunque si fermi la biblioteca collettiva itinerante, prevede
collaborazioni con architetti, artisti e artigiani.
Il Padiglione Venezia, offre il futuro della città sia su scala urbana
che su scala architettonica. Suddiviso in tre parti, mostra nella prima
la tecnologia al servizio dell’essere umano, nella seconda c’è la
documentazione delle trasformazioni di Venezia, in ultimo, nella terza
parte, sono presenti le opere dei primi classificati del concorso per i
giovani artisti ‘Artefici del Nostro Tempo’.
Il Padiglione Italia, Tese delle Vergini all’Arsenale, ha per titolo:
‘Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri’. Riferimento a una
nozione espansa del campo dell’architettura, operando sulle relazioni
tra persone e luoghi che sono alla base di ogni progetto. Occasione
unica per realizzare nuovi progetti.
Un progetto che si basa sulla ricerca multidisciplinare al di là dei
manufatti e della progettazione basata sul lavoro collettivo. È la
proposta di un rinnovato viaggio in Italia dove le nuove stazioni sono
luoghi che rappresentano situazioni di fragilità. I gruppi italiani
under 40 e gli architetti sono stati chiamati per sviluppare altrettanti
progetti pionieri per il padiglione, coinvolgendo musei, associazioni,
festival culturali.
Come ogni anno, parallelamente al periodo espositivo della Biennale,
fanno da coronamento centinaia di partecipazioni collaterali che
occupano anche musei e palazzi storici dalla Fondazione Giorgio Cini al
Fondaco dei Tedeschi, dalla collezione Peggy Guggenheim al Palazzo Bembo,
alla Ca’ Pesaro, a Ca’ Rezzonico. Eventi anche alla Fondazione Querini
Stampalia, all’M9 di Mestre, al Palazzo Fortuny, Museo Correr e tanti
altri rendendo, ancora una volta, Venezia sempre più viva.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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