BIENNALI

 


sommario

INDICE
 



******************

Venezia: Le Biennali

******************

Foto di Andrea Avezzù

******************
Biennale 2021

La Biennale di Venezia
17. Mostra Internazionale di Architettura

How will we live together?
Venezia, Giardini e Arsenale
Dal 22 maggio al 21 novembre 2021

Informazioni:
https://www.labiennale.org/it
Venezia

******************



 


EVENTI

Come vivremo insieme: 17° Mostra Internazionale di Architettura

Le Biennali veneziane, hanno abituato tutti noi, ad essere partecipi delle opere presentate in ampi spazi. Mi sono spesso domandato, se non fosse questo il motivo, della presenza delle gigantesche installazioni, di monumentali sculture, di grandi dimensioni di superficie dipinta. Opere monumentali disseminate per la città lagunare, quinte di un ideale palcoscenico. D’altronde, a differenza di altri luoghi, Venezia offre la possibilità anche di esprimersi in opere fuori misura standard. Anche questa Biennale della diciassettesima mostra internazionale di Architettura non è da meno.

L’esposizione si può sintetizzare in quel concetto, che la Repubblica Argentina ha fatto proprio: Una casa comune, dove la collettività è più importante dell’individualità. Questa idea, onestamente, la si può notare un po’, anche nei vari padiglioni degli altri Paesi.
La Repubblica di Argentina espone l’opera dell’architetto Gerardo Caballero, che con la collaborazione di Paola Gallino, Sebastián Flosi e Franco Brachetta enuclea il concetto ne La casa infinita.
Un’opera, questa, che è in perfetta sintonia con la proposta del curatore generale della Biennale Hashim Sarkis che ha voluto dare il titolo a questa edizione ‘Come vivremo insieme?’
Caballero propone una visione di unità nella diversità, dove la propria casa si estende al mondo intero. La proposta si basa sul vederci come abitanti di una casa molto più vasta che comprende il quartiere, la città, il paese ed il mondo, come afferma Roberto Manuel Carlés, Ambasciatore della Repubblica Argentina, presso la Repubblica Italiana.
Nella Casa infinita non si entra, perché si è sempre dentro, è ampia, aperta. Una Casa dalle dimensioni tali per percorrerla a piedi, in bicicletta, in macchina e oltre. Rappresenta il nostro mondo, quello in cui viviamo insieme. Nel Padiglione sono rappresentate tante case che il visitatore potrà sperimentare. Spazi comuni con un ruolo fondamentale e che si sceglie di vivere insieme. Questo in sintesi il ‘credo’ del Padiglione Argentina.

Questo ‘credo’ è anche tutta l’Anima di questa Biennale, come afferma il Presidente dell’esposizione Roberto Cicutto. Un dialogo aperto al mondo, per offrire la possibilità a tutti, di approfondire i temi messi a disposizione. Il fine ultimo è quello di rendere Venezia, capace di un’offerta unica, per lo studio delle arti sul piano internazionale. Verrà dotato l’Arsenale di spazi vissuti, per rispondere alle esigenze della ricerca. Infatti Cicutto, non considera l’Architettura un’arte applicata, ma una disciplina che comprenda le altre espressioni artistiche in una sintesi che è forma d’arte.
D’altronde per Hashim Sarkis gli architetti hanno sempre lavorato collettivamente.
Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia, afferma che il nostro Paese si trova ad affrontare diversità varie. La suddivisione del territorio e la diversità architettonica. Infatti, il Padiglione, è stato concepito come lavoro collettivo: dal pensiero associativo alle varie direttrici della diversità.

Una Esposizione da visitare con cura.
Buona visione a tutti voi.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre