CONTEMPORANEA
Arte e Artisti a Roma

Sezione Arte: PITTURA

CARLO VENAFRA

Breve Nota Biografica

Carlo Venafra è nato ad Alessandria d'Egitto nel 1937. Ha modo di conoscere il prof. Salvatore Vendittelli nel 1963 che lo indirizza verso una profonda maturazione artistica. Recensito da critici e giornalisti di chiara fama, ha allestito dal 1965 fino al 1998, anno della sue prematura scomparsa, mostre ed esposizioni personali in gallerie e spazi espositivi a Roma, Porto Recanati, Milano, ma anche in prestigiosi palazzi storici istituzionali in Italia quali il Palazzo Borghese, il Palazzo Nari e l'Accademia di Spagna a Roma, al festival dei Due Mondi di Spoleto, al Castello dei Templari di Pavia; all'estero, ha esposto a Londra, a Bombay, a Johannesburg, a Mogadiscio, a Cipro, a Baghdad. Presente nei più importanti cataloghi d'arte, al suo lavoro è stato dedicato spazio su TV, quotidiani e riviste specializzate. Suoi dipinti figurano in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Nel corso della sua lunga carriera notevoli sono stati i riconoscimenti e i premi assegnatoli.
Hanno scritto di lui: Michele Simonetti, Nissim Ezechiel, Patrizia Rosato, Salvatore Vendittelli, Mario De Candia, Stefano Sambiase, Alberto Falco, Mirella Violi, Leonardo Zonno, Nicolina Bianchi, Santino Spartà, Duccio Travaglia.

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Breve Nota Critica

I tagli diagonali che invitano l'occhio ad entrare in profondità il dinamismo gestuale e l'azione violenta, distruttrice, della grassa pennellata del Venafra, sono referenti temporali che si pietrificano sulla superficie. L'autore nega, con pennellate incrociate o con velature che smorzano e spengono l'ardore irruento del colore, ogni illusione spaziale.
La bidimensionalità, qualità primaria della sua pittura, si fa fascino ambiguo. La contraddizione apparente che Venafra sintetizza nei due modi del suo fare pittorico "statico-dinamico" è la stessa ambiguità fondamentale della "coerenza moderna".

Salvatore Vendittelli

La creatività originale e fantastica di Carlo Venafra si esprime attraverso un cromatismo caldo e palpitante di forte personalità estetica. I suoi colori hanno la dolce voce della poesia. Cantano nel silenzio degli occhi, sempre aperti sulla maestosità del Creato un deserto incantato, nell'immenso dell'immensità.

Mara Ferloni

Decisamente la pittura di Carlo Venafra è di immediata fruizione e di facile lettura. Il suo è un linguaggio piano e squisitamente equilibrato che non ha bisogno di decodificazioni, né di mediazioni critiche. Le sue pennellate decise ed agili, la sua tavolozza densa e pastosa, trasmettono alla tela un senso di dinamicità e allo stesso tempo, di immobilità contemplativa, che proietta la composizione in un clima di instabile appagamento, ma ancor più di attesa. Sembra che Venafra fermi l'immagine in un attimo prima che esploda. I suoi paesaggi, pieni di luce solare, orientale, carichi di mistero, vivono sempre come una serena calma interiore.

Giuseppe Giannantonio

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