MARGHERITA LABELLA
Breve
Nota Biografica
Diplomata al liceo artistico di via Ripetta in Roma. Negli anni
1990-1994 completa gli studi frequentando il corso quadriennale
di design del gioiello presso l’Istituto Europeo di Design di
Roma. Prosegue la sua formazione artistica nella scuola d’arte
“Nicola Zabaglia” dove segue corsi di computer grafica anni
1998-99, tecniche pittoriche dell’antichità anni 1999-00 e
ceramica 2000-03.
Attualmente collabora con studi di architettura e design,
prediligendo le decorazioni di interni e i “trompe-l’oeil”,
produce inoltre sculture e ceramiche artistiche ispirandosi alle
forme ed ai colori della natura e dipinti a tecniche miste
rivisitando in chiave moderna tematiche religiose e spirituali.
Principali
esposizioni
1993 – Roma “Desideri e Preziosi” Sala Bernini
1993 – Roma “Diamanti sotto l’albero” Palazzo Corsini
1994 – Roma “Artigianato Ca’ d’Oro Piazza di Spagna
1994 – Roma “Nuovi talenti” sede centrale dell’I.E.D. piazza
Colonna
1999 – Roma Mostra collettiva di computer grafica Scuola
Zabaglia
2000 – Roma Mostra collettiva tecniche pittoriche antiche Scuola
Zabaglia
2001 – Roma Mostra collettiva di scultura e ceramica Scuola
Zabaglia
2001- Olevano Romano Mostra d’arte e pittura. Villa de Pisa
2002 – Roma Mostre di pittura e ceramica presso la Chiesa di San
Gregorio al Celio e presso il Centro culturale di san Luigi dei
Francesi (Ambasciata di Francia presso la Santa Sede)
Cliccate sulle
miniature per ingrandire le immagini.
e-mail:
Breve
Nota Critica
La produzione dell’artista offre un nuovo
approdo, memore degli studi sul disegno, sulla pittura
figurativa e quello più recente sulle tecniche pittoriche
dell’antichità.
Le opere si presentano immediatamente, così, allo spettatore:
accese campiture di colori brillanti e forme geometriche quasi
sempre rettangolari. Macchie improvvise di bianchi candidi e
rossi sanguigni che si posano con sorpresa su fondi azzurri e
dorati. L’atto è liberatorio, la pennellata ferma e decisa, le
cornici dalle forme lineari non imbrigliano il colore, il
pensiero è libero di correre e posarsi ovunque. Nessuna regola,
nessun limite.
L’emozione per chi guarda significa libera interpretazione, è il
sogno diurno nei toni caldi della terra e bruno nell’intenso
oltremare notturno.
Accesi i contrasti cromatici perché accesa è l’intima
eccitazione, il ricordo vivo dell’oro d’Oriente, del
rosso-arancio dell’India, il blu dell’Egeo, dei luoghi vissuti
ora, luoghi dell’anima.
Ed ecco un’ascesa di petali, un fremito d’ali improvviso…e il
gabbiano rosso ad indicare la via di una nuova ricerca, del
viaggio onirico attraverso immagini sconosciute.
Barbara Paratore
Torna
all'indice
|