MARCO FIORAMANTI
Breve
Nota Biografica
Marco
Fioramanti (Roma, 1954) inizia la sua attività artistica con una
grafica figurativa di indirizzo surrealista e sperimenta varie
tecniche incisorie. Nel 1979 si laurea in Ingegneria edile con
Giorgio Croci su sperimentali tecniche di consolidamento nei
centri storici ed esercita la libera professione per alcuni
anni. Nell'82 collabora alla redazione del Manifesto Trattista e
si trasferisce per quattro anni a Berlino Ovest, dove fonda il
Gruppo Multimediale Trattista Berlin, occupandosi di testi,
regia e pittura dal vivo. Prende parte all'Edinburgh Fringe
Festival e al Theaterfestival di Monaco di Baviera. Dipinge sul
Muro di Berlino simulandone l'abbattimento con la Volkswagen.
Soggiorna poi a Barcellona e a New York, dove elabora il
rapporto totem-grattacielo. Fanno seguito ricerche sul campo in
Cina e Tibet, Marocco e sullo sciamanismo in Nepal. Lavora a
tempo pieno nel campo della pittura, installazione e
performance. Sperimenta differenti materiali verso un'idea
totale dell'arte, mirando al recupero dei segni, dei
comportamenti e dei riti d'iniziazione delle culture
non-europee. Nel 2000 partecipa con Bertuccioli, Gasparri e
Pasqualini alla nascita del Movimento di Arte Clandestina. Nel
2004 pubblica un volume monografico "MARCO FIORAMANTI 1983-2003"
(Jouvence ed.) con testi di Pietro Montani, Enrico Mascelloni e
vasto materiale iconografico. Tiene liberi seminari
all'Accademia di Belle Arti di Roma presso la cattedra di
Antropologia Culturale.
Vive e lavora a Roma.
(mfioramanti@yahoo.it -
www.fioramanti.it)
Principali esposizioni e
performance
1983 Villa
Flora, Roma; Freie Volksbühne, Berlino Ovest
1984 Galleria La Salita (Ponte Sisto), Roma; Spoletovideo,
Spoleto;
La Porta Rossa, Calcata; Kunstmeile Kurfürstendamm, Berlino
Ovest
1985 Gallerie: La Salita/ MR/ 5x5/ Studio Marani, Roma; Fringe
Festival,
Edimburgo; Theaterfestival, Monaco di Baviera
1986 Galleria S. Marco, Roma ("I trattisti nei luoghi di
Balla"); Scharf-Mitchke
Gallery, New York; Die Etage Theater/ Intercontinental, Berlino
Ovest
1987 Galleria S. Marco ("Olduvai"), Roma; Biennale, Algeri;
Istituto Italiano di
cultura, Stoccolma; 365 Galerie ("Nel nome del fiume, del vento
e degli
uomini")/ Ansbacherstr. 58, Berlino Ovest
1988 Gallerie: Break Club ("Roma Arte Oggi")/ Ex-Borsa in Campo
Boario
("12-35/I")/ Istituto Studi Romani ("Forme per il cemento")/
Studio Erre,
Roma; Brooklyn Promenade ("Manhattan Skyscrapers"), New York
1989 Galleria Il Gianicolo, Perugia; Fiumara d'Arte, Castel di
Tusa
1990 Museum Haus am Checkpoint Charlie, Berlino; Studio Erre,
Roma
1991 Palazzo delle Esposizionima ("Zeitgeist Berlin"), Roma
1992 Galleria Miralli ("Ai poeti l'alto scrigno del tibetano"),
Viterbo
1993 Palazzo del Comune ("Opere 1983-1993"), Prato
1994/95 Galleria L'Officina di Gorgia ("Nome di Lancia"), Roma
1996/98 Galerie Le Gnac-Inter/Prise ("Molecole d'amore"), Parigi
1999 Palazzo delle Esposizioni ("Trans/parencia"), Roma
2000 Veronafiere Abitare il Tempo ("I cinque sensi"), Verona;
2000 Centro Leoncavallo ("Oltre Macondo"), Milano
2002 Istituto Italiano di cultura ("Pintura Clandestina"),
Lisbona; Studio Melzi,
("Piccolo Formato"), Milano
2003 Galleria Mr. Duchamp ("Memoria del Tempo"), Roma
2004 Galleria Premio Suzzara ("Archeologia tra spazio e tempo"),
Suzzara;
Istituto Italiano di cultura ("Acheropiti"), Lisbona
2005 Gellerie: Biblioteca Camera Deputati ("Libri d'artista")/
ph7 ("Venti Anni
Dopo")/ Città Educativa ("Artisti per la scuola"), Roma
2006 Galéria do Palácio de Cristal ("Icone Acheropite"), Oporto
Cliccate sulle
miniature per ingrandire le immagini.
Breve Nota
Critica
Ho seguito direttamente
l'attività artistica che Marco Fioramanti porta
avanti da quasi vent'anni, prima come
co-fondatore del "Movimento Trattista"
nei primi anni Ottanta, con una ricerca sul
"primitivismo astratto" e una pittura
segnico-strutturale tesa all'intercettazione di
grafie archetipe, con interventi anche a livello
di pratica ambientale urbana, sviluppate queste
soprattutto nel suo periodo d'attività berlinese
prima della caduta del Muro; poi con un
approfondimento sempre più specifico sul
recupero dei segni, dei comportamenti e dei
rituali delle culture extra-europee, con numerose
ricerche sul campo, come quelle in Cina, in
Marocco e sullo sciamanismo in Nepal. L'ultima
ricerca, in ordine di tempo, sempre su base
etno-antropologica, riguarda il Portogallo, e in
particolare i dolmen rupestri e le necropoli
romane scoperti in quell'area nel nord-est del
Paese chiamata Serra de Estrela. (...)
Enrico Crispolti
(Roma, 1998)
Dal 1982 Marco Fioramanti, allora assieme al
gruppo che redasse il manifesto Trattista (una
idea di ritentare "le origini del
segno") e poi da solo in un percorso
interiore e geografico totale, ha operato quasi
contro il tempo: ha infatti riproposto l'ideale -
che è stato alle origini dell'arte contemporanea
- della invenzione sperimentale del segno
attraverso la pratica sperimentale (cioè
interiormente libera) di ogni e qualsiasi tecnica
sia dell'arte sia dell'assemblare sia dell'agire
rituale o cerimoniale primitivo.
Credendo fermamente nella tensione vitale che
agisce tra uomo e natura, e tra uomo e i suoi
segni - collettivi o individuali che siano - ogni
opera di Marco Fioramanti è una dichiarazione di
tale credo, per sapendo - come noi sappiamo - che
stiamo vivendo una cultura dell'artificio e del
metalinguaggio, del distacco di ogni segno da noi
stessi, dell'incomunicabilità di noi a noi e di
noi agli altri. (...)
Simonetta Lux
(Roma, 1992)
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