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CONTEMPORANEA
Arte e
Artisti a Roma |
Sezione
Arte: PITTURA
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SALVATORE
DOMINELLI
Breve
Nota Biografica
Nato a Serra S. Bruno nel 1954.
Vive e lavora a Roma dove insegna Decorazione
allAccademia di Belle Arti. Tra gli altri
hanno scritto di lui: Enrico Crispoldi, Ivana
DAgostino, Gino Marotta, Filiberto Menna,
Susanna Misiano, Robertomaria Siena. Le sue opere
sono state esposte in numerose
collettive e personali non solo a Roma, ma anche
a Bari, Catanzaro, Cosenza, Siena, Trieste,
Rovereto, oltre che in Slovenia,
Germania, Danimarca, Finlandia e negli USA. Ha partecipato alla XII Quadriennale dArte di Roma.
Cliccate sulle
miniature per ingrandire le immagini.
Breve Nota
Critica
[...] Come
riuscire a capire i livelli e le dinamiche
attraverso le quali un'opera si mette in rapporto
con noi? Perché ad un certo punto essa può
diventare non solo un oggetto da osservare, ma
anche un interlocutore?
Se unopera darte ci cattura e ci
inchioda li fissi, ecco, allora significa che un
piccolo meccanismo si è messo in moto, che
abbiamo rilevato almeno un "perché".
I quadri di Salvatore Dominelli ci insegnano, in
un certo senso, a scoprire questo rapporto e ad
analizzarlo attraverso vari livelli. Punti,
virgole, crome, semicrome, corone, numeri, colori
e trasparenze si mescolano seguendo un gioco
alchemico che, attraverso le forme e i colori,
richiamano lattenzione di un nostro senso o
di un nostro pensiero. [...]
Seguendo il continuum dei segnali che si ripetono
indistintamente sia sulla serie rossa che su
quella blu, e che interessano i; primo livello di
percezione, tutti noi ci sentiamo attratti dai
gioco della decodificazione dei simboli. [...]
Senso di attrazione e di repulsione, di calore e
di freddezza, di pace e di angoscia e così
via... quello che stiamo sperimentando è
unaltra cosa da ciò che, mentalmente,
interessa la nostra ricerca di senso, siamo
inconsapevolmente attratti in un vortice di
fascinazione. Quello che ci conquista è il
colore e, precisamente, la pittura. Ecco allora
che possiamo ricostruire il nesso dei colori e
delle forme: le ultime negano i primi, ma così
facendo li fanno esplodere, diremo quasi a
scoppio ritardato, con un impeto maggiore,
perché strettamente connesso e parallelo alla
percezione mentale fredda della prima fase di
approccio allopera.
Francesca
Pietracci
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