ROSELLINA
D'ERRICO
Breve
Nota Biografica
Rosellina d'Errico nata a Bari il 25/07/1961 si
è diplomata nel 1983 all'Accademia di Belle Arti
di Roma sotto la guida dei maestri Toti Scialoja
e Alberto Boatto in seguito ha conseguito un
Master in Fine Art in America (1988) con Carol
Levy (pittrice informale). Inizia la sua
produzione partendo da collages di piccola
dimensione, sviluppando via via il suo lavoro
fino ad arrivare a grandi tele materiche con
l'introduzione di object-trouve.
(1981-1999) Nella vita inizia dapprima a lavorare
come scenografa e costumista a teatro e in
televisione "Efigenia in Tauride" regia
Sista Bramini Comune di Roma -Estate romana
-Festival internazionale di S. Arcangelo - Ostia
antica "Da Tar a Tar" regia Sista
Bramini Comune di Roma estate romana - Festival
delle Utopie Concrete Città di Castello. "1000 animali" Videoenciclopedia degli
animali diretta da Piero Angela Home video Curcio
Editore. "Aspettando" regia Sista
Bramini Festival internazionale S. Arcangelo -
Città di Castello. "Il processo di
Adone" regia Mario Canale - RAI 3. "Uomini e paesaggi" Ghiannis Ritsos
-regia Salvatore Martino -Teatro Piccolo Eliseo
Roma
"Giselle" Opera House S. Francisco
CA."Clelia" regia Mario Canale
Padiglione Borghese Comune di Roma estate romana.
"Les gaietes Parisiennes " Teatro
Stabile di Orvieto
"Machbeth" regia Cosimo Cinieri Teatro
La Piramide - Roma
In seguito dal 1988 al 1990 realizza in qualità
di aiuto, con i registi Mario Canale e Sergio
Nuti una serie di video enciclopedie sul cinema
"I mestieri del cinema":
"Direttori della Fotografia"
"Costumi e costumisti" -"Effetti
speciali "I protagonisti del cinema": "Comici"- "Registi" e una
serie di backstage dei film :Il Proiezionista -
Andrej Michalkov Koncalovskjj, Willy signori e
vengo da lontano - Francesco Nuti, Bix - Pupi
Avati, Verso sera - Francesca Archibugi, Tempo di
uccidere - Giuliano Montaldo, Maledetto il giorno
che ti ho incontrato- Carlo Verdone, Piccolo
Diavolo- Roberto Benigni
Dal 1991 al 1997 collabora con Marco Visalberghi
e Ugo Adilardi come redattore, produzione e
organizzatore di vari programmi : Fiction Ultimo
minuto - Misteri - Super Quark - Quark - Mixer
Documentari Geo & Geo - Almanacco - Album di
famiglia- Reportage - Mixer nel mondo - Alenia
spazio - Professione natura
Dal 1997 al 2002 è la redattrice del programma
IL CLUB, sul cinema in bianco e nero attualmente
condotto da Tullio Kezich e Sergio Toffetti e
precedentemente da Tatti Sanguineti e Vieri
Razzini per Cineclassics il canale tematico
digitale di TELE +, inoltre collabora con Tatti
Sanguineti su testi, come ultimamente pubblicato:
"Il Cinema secondo Sonego" -
"Fellini Rossi il VI vitellone", e vari
programmi : Le stazioni di Tango - Notte Censura
- Hollywood party. Con lui nel 1999 fonda
l'Associazione culturale "ITARO ARTE"
di cui presidente è Veronica Lazar per
promuovere il cinema italiano all'estero ,
attraverso Rassegne e Festival internazionali
come la Rassegna di Cinema Italiano in Romania
ormai alla sua IV° edizione e la Rassegna
avvenuta lo scorso novembre a Roma presso
l'Accademia di Romania "Cineromit - Il sogno
della Cinecittà romena 1941 -1946" dove è
stato rappresentata la copia reastaurata del film
"Odessa in fiamme" 1942 di Carmine
Gallone a cura del Centro Sperimentale. Inoltre
lavora alla realizzazione della nuova
enciclopedia edita dalla Scuola Nazionale di
Cinema "L'avventura del Cinema
Italiano" dall' avvento del sonoro ai giorni
nostri a cura di Franca Faldini e Goffredo Fofi
in qualità di ufficio stampa e organizzatore per
le interviste ai personaggi cinematografici. Da
dicembre 2003 si occupa in qualità di
organizzatrice cine - televisiva per la società Riplay's Film delle interviste a personaggi
cinematogtrafici, per i critici Sergio Toffetti,
Alberto Codelli, Giovanni Spagnoletti e Alberto
Anile.
Cliccate sulle
miniature per ingrandire le immagini.
Breve
Nota Critica
ALCUNE NOTE DOLENTI E NON
DELL'ARTISTA
E ' molto difficile crescere ed e' molto
difficile salvaguardare l'infanzia e i buoni
sentimenti e soprattutto "l'attenzione". Io provengo da una famiglia di molti fratelli,
sei per la precisione, tutti più grandi di me
,e questo è in qualche modo è un lusso perché
è un' po' come crescere già in una piccola
società con tiranni e non, con buoni maestri e
non, come il fatto di non essere nata in una
clinica ma nel letto di mia mamma, sono cose che
è difficile spiegare, non perché sono nata nel
43 sono nata nel 61, ma mi porto dietro una
cultura più antica che mi ha tramandato mia
nonna, che in realtà mi ha cresciuta, una
tiranna nel suo genere, non ti dava speranza per
il futuro, ti mandava a letto dicendo che forse
non ci saremmo svegliati vivi e ti svegliavi con
tutta la cronaca nera del giorno dopo. Ma
proprio questo continuo disagio ti dava una forza
innata quasi una sorta di sovrappoteri misteriosi
che forse si possono tradurre in giramento di
verso la vita, una vita ingiusta,
inadatta, mai grata alla tua esistenza, che però, forse è la chiave per sopportare i disagi e le
angherie a cui sei sottoposto quando esci da casa
di mamma e papà o da una situazione in qualche
modo protetta dal WWF tra virgolette . Io di
tutta la famiglia era quella meno portata per le
lettere ma come dicevano tutti "sa
disegnare! "
"Forse è un'artista
!" che non si capisce se uno deve
innervosirsi perché è come quando si dice di
una ragazza non bella "è un tipo!"
oppure lo devi prendere come un "dono"
che Iddio ti ha dato.
Questa prefazione e il seguito è il mio intento
di spiegare letteralmente il mio lavoro alle
persone che lo richiedono, ma non essendo un
critico, (forse questa è un'altra fortuna che
Iddio mi ha dato) cerco di fare il mio meglio il
resto lo faccio dipingendo.
Ho incominciato a dipingere molto piccola e in
seguito sotto l'aiuto di grandi maestri come Toti
Scialoja in Italia e Carol Levy in America, prima
con piccoli collage e poi con tele più grandi,
materiche .
La scelta di usare dei vestiti o oggetti
incollati o cuciti sulla tela è molto legata
all'essere umano. Infatti , gli indumenti o gli
oggetti portano in se qualcosa del precedente
proprietario, qualcosa di misterioso quasi come
un fantasma . il vestito usato rimanda al
concetto di tempo, di storia. E' una sorta di
rappresentazione del corpo umano senza vita , che
diventato oggetto , ritorna nuovamente in vita
nel processo creativo che avviene quando si
realizza il quadro. Il pittore è in qualche modo
come un' attore che da vita a gli oggetti della
scenografia.
La tela è come una lastra sensibile dove le idee
le immagini sono impresse, come avviene quando
si pensa, dove i pensieri prendono forma.
La tela afferra gli oggetti tridimensionali e li
porta in bidimensione attraverso il colore. Il
colore è il mezzo attraverso il quale l'oggetto
è selezionato a far parte della composizione. Tutto evolve e cambia e il pittore gli da
rappresentazione. Egli ricicla l'oggetto per
creare una tela, è il mezzo di cui dispone per
comunicare con la propria esistenza. (Parlo al
maschile e in terza persona per non farmi paura).
Un altro aspetto degli oggetti nelle mie tele è
quello di creare uno spaesamento.
"L'attenzione" La prima impressione che
si ha, è che tutto sia al giusto posto, ma
quando ci si avvicina, si avverte una presenza
insolita , sconosciuta.
L'impressione tattile è un'altra importante via
di comunicazione .Mettere a fuoco un oggetto
perché lo tocchi. Questo avvicinamento e
allontanamento aiuta la ricerca dell'idea
all'interno del quadro.
Le mie tele non sono ne astratte ne figurative.
Probabilmente se realizzassi una tela puramente
astratta, mi
perderei, perché ho ancora bisogno di
riferimenti. D'altro canto se mi occupassi di un
quadro figurativo sarei
distratta dal soggetto, levando così attenzione
al mio intento rappresentativo.
Perciò cerco di combinare le due strade alla
ricerca di un loro equilibrio. Questa attitudine
crea "l'attenzione", è una sorta di
pratica giornaliera, gli oggetti rimandano a dei
pensieri e l'organizzazione di essi sulla tela mi
aiuta a rendere manifesta la mia scoperta. Colore
forme e intreccio materico, aiutano il mio
lavoro a dare forma a elementi non fisici
dell'essere umano un po' come succede tra mente e
corpo .
Rosellina
d'Errico
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