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CONTEMPORANEA
Arte e
Artisti a Roma |
Sezione
Arte: PITTURA
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GASTONE BAI
Breve
Nota Biografica
Gastone Bai è nato e risiede a Sarteano, in
provincia di Siena. In un primo tempo si è
dedicato all'insegnamento, quindi è passato a
tempo pieno alla realizzazione di sculture,
ceramiche, disegni, oli. Ha creato opere
appositamente studiate per spazi pubblici ed ha
ottenuto ambiti premi e riconoscimenti nel corso
delle numerose esposizioni cui ha partecipato in
Italia e all'estero. I suoi lavori, ormai
largamente noti e apprezzati, si trovano in varie
città europee tra cui Zurigo, Francoforte,
Friburgo, Amsterdam. Gastone Bai ha esposto a
Trieste 1975, Faenza 1978, Siena 1980, Zurigo
1982, Gualdo Tadino 1983, Amsterdam 1985, Siena
1985, Zurigo 1986Friburgo 1987, Friburgo 1989,
Chianciano 1989, Friburgo 1990, Sarteano 1990,
Friburgo 1997, Zurigo 1998, Ginevra e Roma nel
1999.
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miniature per ingrandire le immagini.
Breve
Nota Critica
Questa immagine mirabile di Walter Benjiamin
contenuta in uno degli aforismi delle Tesi sulla
filosofia della storia evoca un angelo atterrito,
l'angelo della storia. C'è un quadro di Klee che
si intitola Angelus Novus.
Vi si trova un angelo che sembra in atto di
allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo.
Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali
distese.
L'angelo della storia deve avere questo aspetto.
Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una
catena di eventi, egli vede una sola catastrofe,
che accumula senza trague rovine su rovine e le
rovescia ai piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi,
destare i morti e ricomporre l'infranto. Ma una
tempesta spira al paradiso, che si è impigliata
sulle sue ali, ed è così forte che egli non
può più chiuderle. Questa tempesta lo spinge
irresistibilmente nel futuro, a cui volge le
spalle, mentre il cumulo delle rovine sale
davanti a lui al cielo. Ciò che chiamano il
progresso, è questa tempesta.
Difficile pensare un'immagine più potentemente
capace di demistificare l'idolo tronfio e vano
del progresso coltivato ancora dall'ottuso
ottimismo tecnologico. Quando gliela proposi,,
più di dieci anni fa, in un momento decisivo del
suo itinerario, l'immagine piacque a Gastone che
subito si procurò il disegno di Klee. Ne trasse
una interpretazione un poco diversa da quella
benjaminiana. Intanto il suo angelo vorrebbe
andare avanti, fuggire dall'orrore, ma è la
tempesta che ne trattiene il volo. Poi non ha
nulla di meccanico: è umanizzato, persino bello.
Contro il progresso devastante, Bai involò
angeli colorati, sospesi nello spazio, talvolta
non solitari, stizzati in sagome quasi
femminili>. Il tema del progresso come
progressione infernale del potere di distruzione
della civiltà informerà altri soggetti della
sua galleria, dal cipresso, simbolo di un mondo
contadino che va scomparendo ai fossili
scheletriti, dai monoliti a certi paesaggi lunari
o con grattacieli disumanizzati, dai tralicci
dell'elettricità che segnano la fine di un
naturale incanto alle sagome cupe di testimoni
attoniti o inconsapevoli di una catastrofe.
Franco Fei
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