|
CONTEMPORANEA
Arte e
Artisti a Roma |
Sezione
Arte: PITTURA
|
LUISA ANTONUCCI
Breve
Nota Biografica
Luisa Antonucci nasce a Roma nel 1957 Dal 1976
vive e lavora a Monte San Savino in Toscana. Nel
1974 frequenta il laboratorio di tessitura di
Laura Cambellotti a Roma e alcuni anni dopo
pubblica il manuale "Il telaio e la
tessitura". Ha esposto i suoi arazzi nel
1987 a Gargonza, a Cittā di Castello, a Firenze,
a Milano. Nel giugno 1991 ha esposto i suoi
disegni presso la galleria marco Piazza di San
Gimignano e l'anno successivo č invitata ad
esporre i suoi acquerelli per l'inaugurazione
della nuova sede della biblioteca di Monte San
Savino. Nel 1992 espone a Viterbo, invitata
dall'assessorato per il turismo, all'interno del
palazzo degli Alessandri.
Nel 1995, patrocinata dall'UNICEF, espone le sue
opere ad Arezzo. Nel 1999 espone le sue ultime
produzioni a Siena.
Cliccate sulle
miniature per ingrandire le immagini.
Breve
Nota Critica
La ricerca di Luisa Antonucci si svolge sul fondo
di un oceano, a seguire l'istinto del libero
sondare linguaggi essenziali, rapsodicamente
eterogenei, intrecciati dall'ordito
dell'intelletto e dalla trama dell'emozione. In
superficie, fluttuando fra mente e cuore,
affiorano eventi, brani, percorsi del proprio
presente, narrati attraverso sintassi di
strutturazioni elementari, quasi gergo
scientifico geometrico, ma dotati di tensione
lirica controllatissima, come anche di ricorso ad
occasioni fabulistiche e di pratica scrittoria, a
sottolineare la compresenza di soluzioni visive e
contaminazioni narrative. .... Tutta l'opera si
dispiega come in un meditato diario, in cui le
pagine sono la materia stesa dello spazio e del
tempo, organizzate preliminarmente, e sulle quali
si inseguono aperture, spiragli, chiusure,
possibilitā di intervento sul reale tramite il
riflettersi della vita nell'opera stessa.
Nella serie dei trittici "Condizioni
dell'essere", le raffigurazioni con segnali
stradali di pericolo appaiono come totem, unici
reperti da tramandare al futuro e che segnano,
nella loro stringatezza, momenti di riflessivo
interrogarsi.
Michele Loffredo
Torna
all'indice
|