con il patrocinio del
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Un laboratorio
sulla scrittura d'arte. Questo vuole essere la sezione
italiana dell'Associazione Internazionale Critici d'Arte (AICA),
che ha tutte le intenzioni di ritrovare un ruolo da protagonista
nell'affollato panorama italiano dell'arte contemporanea. Così, nei luminosi
ambienti della nuova sede dell'AICA, il prestigioso Museo Andersen (diretto
con cura e passione da Elena Di Maio sotto l'egida della Galleria Nazionale
d'Arte Moderna), si è appena formato il nuovo consiglio dell'associazione,
composto dal Vicepresidente Rossella Caruso, dal Tesoriere Cecilia Casorati
e dal sottoscritto. E lancia il suo primo invito, per il prossimo sabato 17
marzo, a critici, curatori e storici dell'arte con Linguaggi Contemporanei,
una giornata di dibattito dedicata alle diverse modalità di esercitare la
critica d'arte. Una maniera di sottolineare l'esigenza di rinnovare
l'identità di un'associazione fondata nel 1948 con il patrocinio dell'Unesco
su iniziativa di un prestigioso gruppo di intellettuali francesi ed
italiani, con il preciso scopo di tutelare le persone che esercitavano sotto
varie forme la critica d'arte. Inutile dire che tra i soci fondatori erano
presenti personaggi del calibro di André Chastel, Lionello Venturi e Giulio
Carlo Argan, presidente dell'AICA negli anni Cinquanta. Una carica passata
poi a Palma Bucarelli, che ha presieduto la sezione italiana
dell'associazione fino agli anni Novanta. Da allora l'AICA Internazionale ha
fatto passi da gigante: attualmente conta ben quattromiladuecento soci
suddivisi in sessantaquattro sezioni nazionali. I soci si riuniscono una
volta l'anno a settembre, in occasione del congresso internazionale,
presieduto dal Presidente Henry Meyric Hugues, coadiuvato dal VicePresidente
Ramon Tio Bellido e dal Tesoriere Angelika Baumer (la sede dell'AICA
Internazionale è a Parigi).
Dopo più di mezzo secolo dalla sua nascita, ora l'AICA deve trovare nuove
forme di intervento all'interno di uno scenario dove il ruolo del critico è
diventato sempre più vago ed indefinito, confondendosi spesso con quello del
curatore, del giornalista o del divulgatore. È nostra intenzione quindi
sottolineare la funzione dell'AICA Italia come spazio di riflessione sulle
attuali modalità della scrittura d'arte, attraverso una serie di
appuntamenti dedicati ad un confronto utile e costruttivo su questo tema.
Nel frattempo il nostro testimonial per il 2007 è l'artista Liliana Moro. È
lei ad avere realizzato il logo della nostra associazione, che verrà
presentato il 17 marzo al Villino Andersen (via Pasquale Stanislao Mancini
20, Roma, dalle ore 11.00 alle 19.00) in occasione della tavola rotonda
Linguaggi Contemporanei. Vi aspettiamo!
Ludovico Pratesi
Presidente AICA ITALIA
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